Da stella del calcio a homeless, Paul Gascoigne ha perso tutto!
Per anni ha dato scandalo a causa dei suoi problemi con l'alcool. Ora l'ex fuoriclasse della nazionale inglese e della Lazio vive come un barbone. Sperperati 14 milioni di sterline, non ha casa e chiede aiuto al sindacato dei calciatori.
Eccentrico e irriverente, Paul Gascoigne
non riesce a stare lontano dai guai. L'ex stella della Lazio e della nazionale inglese, dopo aver dato scandalo per anni a causa dei suoi problemi con l'alcool, oggi sciocca il mondo. Vive come un homeless, senza casa, vagabondando da una parte all'altra e senza un soldo in tasca.
La rivelazione arriva direttamente da
Gordon Taylor, presidente della Professional footballers' association (Pfa), il sindacato dei calciatori inglese, al quale 'Gazza', soprannominato affettuosamente così dai suoi tifosi, si è rivolto per chiedere aiuto. "Non punto il dito contro nessuno, ma di sicuro Paul Gascoigne non è stato seguito a dovere - ha detto Taylor -. Aveva la possibilità di godersi una vecchiaia tranquilla. È però il classico esempio del calciatore visto come mucca da spremere. Invece è dovuto venire da noi a chiedere aiuto, affinché gli trovassimo un posto dove stare".
Il sindacato non lo ha lasciato solo. Ha diffuso il suo appello, trovando molti
calciatori disponibili ad ospitarlo in casa loro. Secondo le stime della Pfa, l'ex gioiello inglese avrebbe sperperato la bellezza di 14 milioni di sterline (più di 20 milioni di euro) guadagnati durante la sua carriera. A 43 anni, dopo essere stato circondato da migliaia di fan, è solo.
Considerato come uno dei calciatori più talentuosi della sua generazione,
non è mai riuscito ad esprimere tutto il potenziale di cui era dotato per via dei numerosi infortuni, ma soprattutto a causa di una vita sregolata fuori dal campo. Dopo il ritiro dalla carriera agonistica nel 2004, e una breve parentesi da allenatore, è stato numerose volte al centro delle cronache per i suoi problemi di alcolismo, accompagnati da disturbi fisici (è stato anche operato d'urgenza per un'ulcera perforante) e psichici sempre più gravi.
L'ultimo episodio che aveva fatto scalpore era accaduto solo pochi giorni
prima della sconcertante rivelazione. L'8 febbraio si trovava nel North Yorkshire per pescare con un amico. La sera, ritiratosi in albergo, si è concesso un aperitivo. Dopo aver cominciato con qualche birra ha ordinato una quantità infinita di whisky. "Beveva a una velocità impressionante" ha detto un testimone. Subito dopo si è recato a prendere una pizza da portar via. È salito in macchina per fare appena 30 metri ed è sceso lasciandola parcheggiata in mezzo alla strada. Il proprietario della pizzeria è corso a tirare il freno a mano per evitare che l'auto percorresse la lieve discesa e si scontrasse con altre vetture. Ritirata la pizza è stato arrestato per ubriachezza.
Quello del bere, per Gascoigne, è un problema che non è mai riuscito a
risolvere nonostante anni di terapie e ricoveri. Forse è la reazione ad una disperazione senza eguali. Un esempio molto simile è quello di un altro grandissimo del calcio inglese: Gorge Best. Anche lui si era ridotto sul lastrico, dopo aver speso tutto in "donne, alcool e macchine, il resto l’ho sperperato", come dice in una frase del suo film-biografia. In fin di vita, però, Best è riuscito ad inviare un messaggio positivo ai giovani contro l'alcolismo che lo aveva devastato. Fotografato morente sul letto di ospedale, disse "don't die like me" (non morite come me). Riuscirà Gazza a seguire il consiglio? In molti lo sperano, ma sanno già che forse resteranno delusi.
Fonte: http://www.nannimagazine.it/
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